Le Birre Trappiste portatrici di una storia secolare

Una birra viene definita trappista quando viene prodotta all’interno di un’abbazia trappista, da parte dei monaci o comunque sotto il loro controllo.

L’obiettivo non è chiaramente il profitto in quanto i guadagni sono utilizzati dai frati per il loro sostentamento e per la manutenzione del monastero. Ciò che avanza viene dato in beneficienza o usato per fini sociali e caritatevoli.

Anche se le birre trappiste vengono prodotte all’interno dei monasteri le norme igieniche e di sicurezza sono ampliamente rispettate.

 

Le origini delle birre trappiste

La birra trappista è portatrice di una storia secolare legata ai monaci e alla produzione della birra nei monasteri dell’Europa settentrionale.

Il termine trappista indica i monaci trappisti, affiliati all’Ordine Cistercense della Stretta Osservanza. Il fondatore di tale ordine è Armand-Jean le Bouthillier de Rancè, che, nel Seicento, ritiratosi in Normandia nel convento di Notre-Dame de la Trappe, decise di riformare l’ordine poiché i comportamenti dei monaci erano troppo liberali.

Ristabilì quindi le osservanze tradizionali come l’astinenza, il lavoro dei campi, la clausura, il silenzio e le veglie. Dal nome dell’Abbazia, La Trappe, deriva la denominazione di questi monaci, i frati Trappisti.

Il legame con la birra trappista arriva in un secondo momento quando, con il passare del tempo, le regole divenute meno rigide permisero ai monaci di produrre la birra (fino a quel momento potevano bere soltanto acqua).

Ancora oggi la peculiarità di queste birre, che le differenzia dalle birre d’abbazia, sta nel fatto che vengono preparate all’interno di un numero ristretto e selezionato di abbazie trappiste. Chiaramente il processo produttivo si è evoluto e si basa su tecniche all’avanguardia.

 

L’ITA, Associazione Trappista Internazionale

Per individuare e avere la certezza che la birra sia stata effettivamente realizzata all’interno di un’abbazia, dev’essere presente sulla bottiglia il logo esagonale rosso Authentic Trappist Product dell’ITA, ossia dell’Associazione Trappista internazionali.

Fondata nel 1997 da otto abbazie trappiste – sei belghe, una olandese e una tedesca – l’obiettivo dell’ ITA è salvaguardare e monitorare l’uso errato e improprio del marchio da parte di produttori non autorizzati.

I criteri di produzione prevedono che la birra venga realizzata in un’abbazia trappista da parte dei monaci, i quali devono anche avere il pieno controllo sulla produzione e l’aspetto commerciale della bevanda. Inoltre i ricavi devono essere utilizzati per il sostentamento dei monaci e per beneficienza.

Attualmente i birrifici autorizzati a etichettare le bottiglie con il logo Authentic Trappist Product sono 11, sparsi tra il Belgio, nei Paesi Bassi, negli Stati Uniti, in Austria e in Italia.

 

Le caratteristiche delle birre trappiste

La birra trappista, oltre al logo, presenta specifiche caratteristiche, quali:

  • è ottenuta con un processo di alta fermentazione, che caratterizza lo stile anglosassone e belga;
  • il colore varia dal dorato all’ambrato e fino alle tonalità più scure;
  • il sapore è speziato e aromatico, tanto che ad alcuni ricorda il gusto del caffè o del caramello;
  • viene gustata a una temperatura di 12-16° in bicchieri ampi, proprio per esaltarne gli aromi.