Le abbazie autorizzate a produrre birre trappiste originali sono dodici in tutto il mondo. In questo articolo si vuole fare un confronto prendendo in considerazione quattro monasteri:
Prima di cominciare il confronto, è bene ricordare che con il termine birre trappiste, non si va a indicare uno stile di birra, ma più che altro un disciplinare, in quanto le bevande in questione devono esser prodotte all’interno di un monastero appartenente all’Ordine Cistercense della Stretta Osservanza.
Inoltre la produzione è gestita dai frati che utilizzano gli utili per sostenere la comunità e fare beneficenza. Le birrerie che rispettano queste condizioni si fregiano del logo rosso esagonale“Authentic Trappist Product
Alla scoperta delle migliori birre trappiste
Birra Trappista Orval
L’unicità di questa birra trappista belga è data:
- dal lievito principale, che i monaci usano nel primo inoculo;
- da un secondo lievito selvaggio in rifermentazione, che contribuisce a fornire alla birra i cosiddetti off flavour.
Il profumo è intenso, fruttato (prugna bianca e scorza d’arancia) e con sentori di acidità, mentre in bocca è asciutta, con un finale amaro e con una leggera percezione di liquirizia.
E’ ottima da gustare in abbinamento con il formaggio dell’Abbazia d’Orval, che arricchisce il sapore della birra, sale al sedano e pomodorini, che legano bene con l’acidità della bevanda.
Birra Trappista dell’Abbazia Tre Fontane
Si passa al bel paese e precisamente all’Abbazia Tre Fontane, situata a Roma. Qui è possibile gustare la Tre Fontane, una tripel con innesto di eucalipto.
Al palato, oltre al balsamico e alle note mielate, si avverte anche frutta sciroppata. La birra è corposa, fresca, beverina, con un buon equilibrio tra dolce e amaro e con un finale secco. Gli 8,5% sono smorzati dai toni balsamici dell’eucalipto.
Viene abbinata con una crepe con asparagi, pesto di basilico e fondue poiché l’asparago, poco abbinabile con il vino, è perfetto con una tripel e il pesto si sposa con il balsamico della birra.
Spencer, la birra trappista dell’Abbazia St.Joseph
Anche l’America vanta un monastero trappista, ossia l’Abbazia St.Joseph (Massachussets), che produce la Spencer, una bevanda dal colore dorato, con note olfattive fruttate, resinose e mielate. In bocca lascia un aroma amarognolo, con un finale asciutto e un corpo pieno.
Per accompagnare i 7,2% della Spencer, essendo negli Stati Uniti, non si può non abbinare un panino! In questo caso si propone del pane ai 5 cereali con farina tipo 1 con hamburger di scottona, speck, taleggio dop e crema di zucca artigianale. L’amaro della birra contrasta e ripulisce il grasso del formaggio e ben si lega con carne e zucca.
La birra trappista dell’Abbazia Westvleteren
Si chiude il cerchio tornando in Belgio, presso l’Abbazia Westvleteren. Di colore scuro, la birra profuma di frutta secca, prugne, caramello e cioccolato. Il gusto è molto ricco, con note dolci e fruttate di uva passa e un finale dolce.
Con i suoi 10,2%, la birra viene gustata con un dolce, un croccante di mandorle accompagnato da una mousse di colore bianco. Il croccante e il caramello si sposano benissimo con la birra.